Il Complesso San Michele
nel cuore del centro storico di Salerno,
rappresenta un autentico esempio di stratificazione storica.
Al suo interno si custodiscono preziose testimonianze del passato
L’ Affresco cinquecentesco,
che troviamo sulla parete ad est, è attribuito ad Andrea Sabatini,
detto Andrea da Salerno o anche il “Raffaello di Napoli” …
La localizzazione delle fabbriche conventuali,
in età medioevale, non è casuale;
gli ordini religiosi si dispongono nella città secondo
un preciso programma di potenziamento della periferia.
Nel 1039, per la prima volta, compare nelle fonti il
“monasterio puellarum” di San Michele e S. Stefano.
Fino al 1589 le religiose benedettine restano in San
Michele, fin quando….
Questo spazio risulta essere particolarmente
interessante e affascinante grazie alle
testimonianze archeologiche venute alla luce
durante gli scavi
Oggi l’antico convento è un luogo vivo e innovativo che appartiene al cuore della città.
Il Complesso San Michele non è solo un esempio di rigenerazione urbana, ma anche un laboratorio dove cultura, impresa e sociale convivono in un equilibrio raro e prezioso
Nel corso dei lavori, effettuati tra il 2018 e il 2022, sono venuti alla luce antichi
elementi architettonici appartenenti all’epoca medioevale, come la colonna in pietra,
collocata sui gradini in fondo alla grande sala, risalente al 1200.
Sede del vecchio refettorio del convento, questo ambiente è uno dei più
significativi e caratterizzanti del Complesso; esso è articolato in tre campate
scandite da archi e volte a vela.
Le volte hanno una struttura incannucciata risalente alla seconda metà
del Settecento e sono decorate da eleganti stucchi.